mercoledì 12 dicembre 2012

A casa di Babbo Natale

Dopo aver visitato un'infinità di mercatini di Natale potevo forse non visitare la casa di Babbo Natale a Rovaniemi? Molti pensano che sia una meta da fanciulli (e forse lo é) ma posso garantire che é stato uno dei più bei viaggi mai fatti.
Il sogno e la magia nei quali é sospesa Rovaniemi non ti abbandonano neanche percorrendo la manciata di chilometri che la separano dal Circolo Polare Artico, dove Babbo Natale ha deciso di abitare insieme ai suoi Elfi che rispondono alle 32mila letterine che arrivano ogni giorno da ogni parte del mondo. Si può visitare il museo di Babbo Natale, il suo studio, il suo ufficio postale e si mangiano i suoi cibi preferiti nel suo ristorante prediletto. Si può viaggiare in slitta trainata da husky (tranquilli, non ho inflitto questa sofferenza a quelle povere bestie!!) e si può fare il battesimo Sami (quello si, l'ho fatto).
E, naturalmente, si può salutare Babbo Natale e magari fare con lui una bella foto.

martedì 4 dicembre 2012

Due cuori e un paese (medievale)

Mi sono innamorata di lui a prima vista. Un colpo di fulmine. E neanche dal vivo, perché la prima volta l'ho visto in foto. Per quasi un anno ho pianificato il mio incontro con lui, sapevo che dovevo vederlo, farmi accogliere, farmi abbracciare...e tutto questo doveva succedere, per forza, perché é il mio rifugio, il mio sogno, il posto dove la mente corre quando mi sento stufa, stanca, triste. E non scatena gelosie nell' UomoSantoSubito!!
Rothenburg ob der Tauber é un gioiello medievale in Franconia, Baviera, e tutto é così accogliente che neanche nel Museo della tortura ci si sente spaventati. Ci si sente confortati percorrendo le viuzze silenziose che non perdono la loro quiete neanche se percorse da orde di asiatici fotografodipendenti.
Rothenburg é un paese da favola che, della Favola per eccellenza, quella del Natale, ha fatto il punto di forza: a parte il Christkindlmarkt che mai può mancare in Germania, c'é il primogenito del negozio di Käthe Wohlfahrt   un negozio-paese dove Natale dura tutto l'anno.
La mia é una vera è propria dichiarazione, se non d'amore perlomeno d'appartenenza morale e se io e il mio adorato Tozzi si dovesse sparire, almeno qualcuno saprà che può trovarci: a Rothenburg ob der Tauber.

lunedì 12 novembre 2012

Le nozze di cioccolata

Volete sposarvi ma siete spaventati dai costi del ricevimento? La cerimonia che avete sempre sognato si svolge in un magico pomeriggio invernale ma temete che molti ospiti diano forfait per il timore di rientrare tardi a casa? Avete mai pensato di offrire ai vostri invitati un raffinatissimo tea time? O un golosissimo buffet di cioccolata calda?


Solitamente quando propongo qualcosa mi chiedo, prima, cosa sceglierei io; in questo caso mi é difficile dare una preferenza. Sia per il tè che per la cioccolata le varietà di gusti, miscele e aromatizzazioni sono infinite, l'unica differenza é nel buffet: il tea time é accompagnato da una discreta scelta di tramezzini salati (da aggiungere alla varietà di dolci), come nella migliore tradizione inglese, mentre la "cioccolatata" é un tuffo nella dolcezza con l'unica divagazione per la frutta.

Questi ricevimenti stanno cominciando a piacere sul serio perchè sono economici, non costringono a tavola per ore ed ore, sono originali e simpatici e permettono, restando nel tema, di regalare delle bomboniere finalmente utili.

lunedì 5 novembre 2012

TuttoSposi 2012

TuttoSposi mi piace ogni anno un po' di più, sia che lo abbia fatto da standista per una location, da allieva di corso o da visitatrice.
La maggior parte delle aziende, finalmente, ama collaborare con le wedding planners o perlomeno, quando mi sono presentata, non mi hanno guardata come se fossi il Male incarnato (come succedeva l'anno scorso; colpa di wedding planners improvvisate, lo so!).


Pasticcio
Una piacevole sorpresa é stato l'incontro con Pasticcio, l'antesignano del cake design, che ha entusiasmo da vendere, passione infinita e una professionalità che aumenta insieme alla notorietà (le sue torte sono paradisiache, sappiatelo!) e una gradita certezza è Aliante, catering fiorentino che, oltre ad offrire cibo di ottima qualità e di vastissima scelta, crea allestimenti sempre originali e creativi.
Aliante catering



Belle, bellissime, meravigliose locations presentate da professionisti seri che dopo DUE giorni, come promesso, mi hanno inviato una mail con le informazioni richieste e giovani creatori di aziende che, salutandomi, mi han detto "Diamoci del tu che diventeremo amici!" (prima che collaboratori!).

Non sarei più uscita da lì e poi, quando ho dovuto, ero così entusiasta che mi sembrava ben accoppiata con il romanticismo di TuttoSposi anche la convention dei tatuatori!!!



martedì 30 ottobre 2012

Ma che mi son messa in testa?




Notoriamente non sono esperta di moda, anche perché non ho mai avuto il physique du rôle per seguire le tendenze e non ho l'occhio clinico; per questo raramente parlo di abiti da sposa. Però ci sono due cose che mi piacciono: il vintage, che va tanto di moda, e i cappellini, che, in testa alle spose, ho visto raramente.

Peccato, perché il cappello é l'accessorio che più rispecchia la personalità di chi lo indossa e mi é successo di sospirare dispiaciuta davanti a sposine visibilmente a disagio indossando abiti inadatti però, le rare volte che le ho viste indossare un cappello, erano la quintessenza della sicurezza.

Io ho una predilezione per quelli "à cloche", anche se c'è il rischio che il viso risulti troppo coperto, e, dovessi scegliere, eviterei accuratamente di indossare le tese larghe, larghissime e le tensostrutture (siete la sposa, non avete il compito di riparare gli ospiti dai raggi del sole né da un acquazzone improvviso) e la mai sopita né compresa creatività della modista, indossando improbabili ed estrose opere d'arte. E vale anche per le invitate (ci son persone sensibili, nel mondo, che ancora soffrono di incubi notturni indotti dai cappellini che indossavano Beatrice ed Eugenia di York al matrimonio del cugino William).
E ultima cosa, ma non meno importante, un cappellino, se non è troppo capriccioso, possiamo indossarlo anche successivamente; provate a farlo col velo!!!








 





lunedì 15 ottobre 2012

San Galgano

  La rotonda di Montesiepi è nota per la spada nella roccia, a dimostrare che alcune leggende hanno un fondo di verità; probabilmente è meno conosciuta per la sua atmosfera intima e raccolta e quindi ideale per una cerimonia con pochi invitati. 
E' naturale pensare ad un matrimonio in stile medievale, il posto è perfetto: c'é l'incanto della leggenda e c'é l'autenticità e l'originalità della struttura (rotonda, appunto,con una cupola che sembra infinita). La chiesa è consacrata e quindi mi pare poco rispettoso (anche se fosse concesso) lo sbizzarrirsi di fantasie cerimoniali.
Fantasie alle quali potremmo togliere (moderatamente) i freni all'abbazia di San Galgano, luogo sconsacrato ma che conserva un incanto assai difficile da descrivere e impossibile da dimenticare. La struttura ospita concerti estivi ed é stata lo scenario affascinante di alcuni matrimoni civili.
Si, é vero, io amo questo posto e forse sono facilmente suggestionabile ma si respira magia già dal viale d'accesso, c'é misticismo, c'é incanto a San Galgano, e il fatto che sia in rovina da secoli non scalfisce per nulla la sua anima spirituale.
E se non credete all'incantesimo, chiedetelo alle fate che di notte danzano sull'erba del giardino, e che lasciano un cerchio un po' insolito di funghi...
 
 
 
 



giovedì 4 ottobre 2012

Cinque buoni motivi. Più uno

Ci sono almeno cinque ottimi motivi per sposarsi in autunno. E vi dico anche quali sono.

La scenografia. Riguardate le foto e vi vedete immersi in una miriade di colori. A meno che non siate degli amanti fedeli del "bianco e nero" non potete non commuovervi, su!

La temperatura.  Non fa caldo. Magari la sera fa un po' freschino ma finalmente non fa più caldo. E la sposa non rischierà di svenire sotto la canicola sommersa da strati di tulle e merletti. Inoltre le vostre invitate non vi malediranno per esser state costrette ad indossare i collant (obbligatori!) sotto un sole cocente e gli invitati non useranno alcun turpiloquio per essere obbligati ad indossare la cravatta.

Il risparmio.  Siamo in bassa stagione e ogni villa, agriturismo, vigneto o qualsiasi altra location voi abbiate scelto ha abbassato i prezzi. Fanno eccezione le chiese (tasto dolentissimo!!).

L'originalità. Siate i primi tra i vostri amici a sposarvi in ottobre! Scandalizzate vostra suocera facendola accompagnare all'altare il suo "bambino" in novembre! Magari si consolerà gustando porcini e ovoli freschi che condiranno una dorata polenta e arrivata alle caldarroste e vino novello, forse si sarà consolata. Forse.


La Magia. Non quella di Samain né tantomeno quella di Halloween. Ma la magia di luci calde, di atmosfere intime e romantiche. L'incantesimo dell'autunno dentro la magia del matrimonio. Di più c'è solo l'intervento della fata Smemorina.

L'Antonella.  Io adoro l'autunno.

venerdì 28 settembre 2012

Suomi...e luci

In Finlandia son precisi. Talmente tanto che circa duemila anni fa, i primi abitanti del Nord, pur avendo a disposizione la sterminata terra lappone, decisero di fondare Rovaniemi giusto ad una manciata di km dal Circolo Polare Artico e dal Villaggio di Babbo Natale!!!  Rovaniemi, fedele alla tradizione, è un'ordinatissima cittadina progettata da algidi architetti dai nomi impronunciabili.
Ci sono due momenti nel mio soggiorno in città che mai potrò dimenticare ed entrambi sono legati alla luce. Il primo è quando sono arrivata, dalla strada dell'aeroporto alle otto di sera e scollinando mi è apparsa questa piccola città adagiata in una valle e immersa in una luce azzurra, fiabesca, che si rifletteva su una leggera nevicata.
Il secondo quando, una sera, mentre stavo per andare a dormire, mi chiamano dalla reception dell'albergo chiedendomi se mi avrebbe fatto piacere scendere in giardino per vedere le luci del nord.

Google images
Scesi, come fecero gli altri ospiti, e mi ritrovai dentro un sogno. Nel cielo c'era una splendida aurora boreale, con mille varianti di blu, di azzurro, di argento...i fasci di luce si muovevano come se danzassero, si rispecchiavano sull'acqua del fiume, rimbalzavano sulla neve e allontanandosi andavano a rischiarare altri cieli.
Sono molto emotiva, lo so, ma qualsiasi cuore di pietra si sarebbe commosso davanti ad uno spettacolo simile.
Spettacolo che, ahimè, non durò molto e che poi ho avuto la fortuna di vedere ancora, ma, si sa, la prima volta non si scorda mai.


giovedì 27 settembre 2012

Velkomin til Íslands

Siete sotto un banano stracarico di frutti, e l'aria, caldissima e umida, è impregnata di profumi inebrianti...vi sentite nel paradiso terrestre... vi girate e oh! appena dietro gli ananas sta nevischiando!! Non vi preoccupate, siete pur sempre in un Eden, in questo caso l'Edengróðurhús di Hveragerði, Islanda, una serra immensa stracolma di frutti tropicali e verdure mediterranee.
Laguna blu (Google images)
E una vacanza non è tale se non siete immersi languidamente in tiepide (anche bollenti) acque termali...solo che dal collo in su il vento incessante vi scapiglia, congelandovi le orecchie e la punta del naso, sono le sei di sera ed è buio da tre ore... Un viaggio in Islanda non ha niente di banale, specialmente se fatto in ottobre.
Ci vuole coraggio a degustare una tipica cena islandese, a cominciare dall'hakral, (lo squisito squalo putrefatto) per proseguire con il surmatur, frattaglie di balena o foca conservate nel latte acido (assaggiati entrambi, sono sprezzante del pericolo, si sa!); ci vuole un po' di incoscienza a guadare (a piedi!!) fossetti turbolenti o distendersi a pancia in giù su un lastrone lavico per guardare, dallo strapiombo, le mille sfumature di blu e verde di un laghetto di origine vulcanica.
Reykjavik (google images)
Alle quasi giornaliere scossettine di terremoto alla fine ci si abitua, figuriamoci se non lo si fa ai repentini cambiamenti meteorologici.
Ad una cosa però ancora non mi sono abituata: a quanto mi manca l'Islanda.

lunedì 17 settembre 2012

Flower of Scotland


Io sono un'amante delle atmosfere "da brughiera", quelle con nebbie a mezza costa, pioggerelline gentili o pioggerellone sferzanti e in Scozia mi son trovata come un topo nel formaggio (Crowdie, ovviamente!), luoghi sfacciatamente turistici compresi.
Ho sospirato d'amore sugli incroci del tartan, ho devotamente solcato le scure e minacciose acque dei Loch (Ness incluso) e ho avuto un fremito d'orgoglio nel vedere le rovine dei castelli entrati a viva forza nella saga cinematografica di Highlander perchè mi son sentita a casa, pur non conoscendo la differenza fra single o blended whisky (cosa assai grave per una scozzese nell'animo) e non mi sono mai sentita abbastanza coraggiosa da assaggiare l'haggis (non fatelo. Neanche se siete coraggiosi.).
In tempi non sospetti, prima cioè del successo universale de "Il Codice da Vinci", sono andata a vedere Rosslyn, cappella e maniero, e l'ho fatto in totale solitudine (a metà ottobre, in Scozia, la solitudine può essere un filino inquietante) cosa che ora, mi dicono, si possa fare difficilmente.
 
Mi piace la Scozia, c'è poco da fare. Mi piace ogni chilometro di strada che c'è tra Edimburgo e Inverness, ogni castello in rovina nel quale ha dormito William Wallace e anche quelli nei quali non ha dormito; mi piace così tanto che son disposta a credere ai fantasmi e ad asserire di averne intravisto qualcuno anche senza l'ausilio di un single malt;  mi piace la pacata frizzantezza del Royal Mile, e  la severità delle guardie reali che, durante il cambio, suonano la cornamusa. E mi piacciono anche le cornamuse e ho perfino comprato alcuni CD ...in fondo, come dicono qui, "chi paga il musicista, sceglie la musica".

martedì 11 settembre 2012

In luce l'oscurità volgendo


Google images
 
La scelta dell' Irlanda come meta di viaggio fu dettata soprattutto dalla passione per la cultura celtica, passione che di sicuro, in questi ultimi tempi, è un po' troppo sfruttata e si può stare altrettanto sicuri che l'industria del turismo incoraggia caldamente questa visione, ma l' Irlanda non è solo fate e gnomi. Anche se Newgrange sembra costruita per magia; è una tomba, ha 5200 anni e la cupola è fatta di pietre incastrate così perfettamente che all'interno non ci piove e, come se non bastasse, è stata costruita in modo che, all'alba di ogni 21 dicembre un raggio di sole (che sorge dalla collina di fronte) percorra i 19 metri del corridoio e illumini, per sette minuti, la nicchia della camera principale.

Newgrange
E mentre il nostro immaginario collettivo ci mostra gli antichi abitanti come omaccioni lievemente barbari e un po' cialtroni, si scopre invece che erano sublimi e raffinatissimi orefici.  E' la terra del Libro di Kells, un manoscritto miniato dell' 8oo capolavoro medievale unico al mondo, e di Pangur Bàn, il gatto più famoso dopo Silvestro; è la terra di Grainne e Diarmuid, i "Romeo&Giulietta" di Tara e dei bambini che, quando disegnano le colline, le colorano di viola perchè sono coperte totalmente di erica... E' anche la madre snaturata di un figlio geniale, mai amato, mai compreso: Oscar Wilde, che ha detto "Il primo dovere di un gentiluomo è quello di sognare" e non v'è posto migliore per farlo come l'isola di smeraldo.
 

lunedì 3 settembre 2012

Sogni

 Quando da piccola mi facevano la classica domanda "Cosa vuoi fare da grande?" rispondevo senza esitazioni: "La turista!" e credo di essere una delle pochissime fortunate ad aver realizzato il Sogno, perchè poi la turista l'ho fatta sul serio, con metodo, costanza, impegno e laboriosità.
 Sono una nordica tenace, ma mi faccio convincere volentieri dalle atmosfere Mitteleuropee e in un paio di impeti stravaganti ho viaggiato verso Est, ma son sempre rimasta nel Vecchio Contintente visitandolo in stagioni turisticamente poco ovvie e viaggiando solitaria.
 Dal momento che il mio blog sta diventando decisamente versatile e non essendo io capace di postare estrose ricette di torte imponenti o preziosi manufatti in fimo (ho la stessa manualità di un polpo con i guantoni da boxe), scriverò di ciò che ho saputo fare con grande maestria: La Turista!
  


venerdì 27 luglio 2012

Un regalo

Ognuno di noi, talvolta, immagina a come potrebbe essere la propria vita se da un giorno all'altro non percorresse più quei binari sui quali scorre da sempre, salvo poi sospirare (di gioia? di rimpianto?) e pensare che tanto non cambierà... E invece a volte succede. Succede che magari un lavoro che amavi non c'è più, che un'attività collaterale che avrebbe potuto darti un sacco di soddisfazioni stenti a partire e che non ne fai un problema di soldi ma di tempo. Poi ti accorgi che non è più neanche un problema ma una grande opportunità: prima di tutto di dedicarti a chi ti ama ricambiando (finalmente!!) tutte le attenzioni, e poi di leggere storie dimenticate, di scrivere pensieri rimasti chiusi, di partecipare (dopo anni di "mi spiace, non posso esserci") a cresime/comunioni/matrimoni di parenti trascurati, di organizzare pic nic nel bosco con la borsa di paglia comprata apposta dalla mia mamma (nel 1978 e mai usata), di frequentare di nuovo i posti della mia adolescenza e non trovarli cambiati (salvo la costruzione di un forno per cuocere una pizza strepitosa!!)...e potrei continuare all'infinito, credetemi.
Sono consapevole che un lavoro mi serve e che questa situazione oziosa dovrà, ahimè, finire; ma so anche che quando penserò a come vorrei che fosse la mia vita non esiterò neanche un minuto: come l'estate che sto trascorrendo, perchè mi ha fatto un dono incommensurabile: il tempo.

mercoledì 18 aprile 2012

I tagli delle taglie (forti)

Sono indignata! sono una taglia forte (molto forte) e molto indignata!
Girellando per il web mi sono imbattuta su un sito: www.casileecasile.it che si chiede come mai in Italia viene deliberatamente ignorata una fetta assolutamente importante del mercato della moda, le taglie oltre la 46 che supera il 58% della popolazione femminile; "beh -mi son detta- faccio parte della maggioranza, avrò diritto di scelta?" e invece no! Se una donna che porta una 48 e, cominciando a programmare il matrimonio, sfoglia le pagine web in cerca di un'ispirazione, può imbattersi in www.sposalicious.com sottotitolo "si, lo voglio"; anch'io lo vorrei!! vorrei avere più scelta e non dover decidere su sei (dico sei!!!) modelli su oltre millequattrocento, vorrei avere più considerazione (avrò il sacrosanto diritto di indossare un bell'abito da sposa anche se non porto la 44??), vorrei che gli stilisti  capissero che per essere artisti (e non per spacciarsi tali!) dovrebbero saper vestire ME affinchè io possa apparire più splendida di quel che sono, non una taglia 38, perchè qualsiasi straccio sta bene attaccato a una gruccia!!
Pare che ci sia un gap fra domanda e offerta...a me sembra che in molti casi il gap sia fra pensiero e azione...
Intanto guardate quanto son belli questi due abiti (di Novias e di Allure Bridals...)

martedì 10 aprile 2012

un' insolita parentesi

Premetto che tutto quello che sto per raccontare non c'entra nulla con la mia nuova professione (anche se sono stata presentata come wedding planner e intanto mi son fatta un po' di pubblicità)...ho partecipato, come concorrente, a L'Eredità, il gioco preserale di Rai1!!!
Non ho vinto, quindi dimentichiamoci colazioni pagate, cene offerte...però mi son divertita da morire! partendo dal provino, fatto alcuni giorni prima, a tutta la preparazione che precede la puntata, compreso il trucco e parrucco, la scelta degli abiti da indossare e poi, quando la tensione comincia a crescere si entra in studio, viene spiegato dove posizionarsi, quando entrare e da dove e poi le luci, la prova microfoni, quella delle telecamere...e via, ci si butta nel gioco che poi è solo un gran divertimento, dei soldi ci si dimentica in fretta, tra concorrenti si scherza, si gioca e alla fine ci si fa anche una bella foto!! e chi ci lavora, chi appare in tv tutte le sere e chi lavora dietro le quinte, ognuno di loro oltre a far bene il proprio mestiere, fa di tutto per far capire, a chi entra in quel mondo per la prima volta, quel che è: un gioco

giovedì 29 marzo 2012

Primavera

Un mio carissimo amico, Francesco, è un pittore piuttosto conosciuto, ha uno stile attento ai dettagli e decisamente scenografico; per queste sue peculiarità è stato chiamato da una  famosissima manifattura di tessuti di pregio fiorentina per riprodurre il più fedelmente possibile il disegno dell’abito che indossa Flora, la Dea nell’Allegoria della Primavera di Botticelli; disegno che poi sarebbe stato riportato su una stoffa destinata a diventare l’abito da sposa di una giovane fiorentina. Tutto questo perché la fanciulla in questione adorava la primavera (intesa come stagione!!).

Senza essere così originali si continua a pensare alla primavera come periodo adatto per sposarsi  e forse è preferibile scegliere un abito un po’ meno impegnativo (ricordo che a missione compiuta risultava alquanto pesante, in tutti i sensi) e di non dimenticare che il tempo può cambiare piuttosto velocemente e la temperatura abbassarsi, se non, Dio ce ne scampi!! che potrebbe presentarsi un furioso temporale che manda all’aria il programma che prevedeva l’aperitivo nella terrazza panoramica. E “sposa bagnata, sposa fortunata” può essere consolante ma chiunque preferisce che sia rivolto a qualche altra donzella...

martedì 13 marzo 2012

Wedding & tour

In Toscana ci stiamo abituando ad organizzare matrimoni (soprattuto di coppie straniere) praticamente ovunque: ville, casali e castelli stanno lasciando un po' di spazio alle vigne (molto suggestivo, specialmente nel periodo immediatamente successivo alla vendemmia), ai musei (in alcuni dei quali la lista di attesa è lunghissima), alle spiagge ed ai velieri (ho letto giusto oggi la proposta di Simona, una delle bravissime docenti delle Wedding Angels che propone, appunto, una cerimonia sul mare).

Nei giorni che seguono il matrimonio, a volte, gli sposi, i parenti, gli amici, rilassati dopo la frenesia pre-cerimonia, hanno voglia di godersi l'arte, la storia, i paesaggi e i sapori toscani...ed ecco che entra in scena la vostra wedding planner, che, casualmente, è anche una guida turistica pronta a mostrare con orgoglio le meraviglie della "mia" Firenze.

venerdì 2 marzo 2012

wedding planner per un giorno

Mettiamo il caso che una futura sposa sia un'organizzatrice coi controfiocchi e che abbia la fortuna di avere la zia che fa abiti da sposa, una fiorista da sogno che guardacaso è anche la cugina, la nonna che da anni confeziona i sacchettini per i confetti a piccolo punto...ecco, una così che se ne fa della wedding planner?? Semplice!  C'è la wedding day coordinator, l'organizzatrice per un giorno. Per quel giorno.
E' lei che coordina i professionisti che gli sposi hanno scelto per il loro matrimonio, facendo in modo che  la coppia si gusti appieno la festa, con il vantaggio che ogni dettaglio è frutto di una scelta personale e non influenzata da una professionista, si, ma pur sempre un'estranea e ad un costo decisamente abbordabile...e se proprio volete la wedding planner...fatevela regalare! Magari sfoltendo un po' la lista di nozze e rinunciando per sempre, ahimè, al servizio da 12 in porcellana che alla suocera piaceva tanto!!

martedì 21 febbraio 2012

Vita nuova

Reinventarsi a 46 anni suonati, in piena recessione, con la crisi, e un bel po' di fifa non è semplicissimo: la sera fatichi ad addormentarti, assalita da mille pensieri e quando finalmente riesci a prender sonno, il più delle volte ti svegli di soprassalto; a volte pensi che, obiettivamente, c'è di peggio, a volte sei terribilmente spaventata dall'incognita del tuo futuro.
 Ma, come per l'apparire di ogni arcobaleno che si rispetti, le nuvole si diradano grazie all'UomoMeraviglioso che ho accanto che non solo mi sprona, mi incita, mi consola pazientemente e ridimensiona drasticamente il mio pessimismo, ma mi ha dato lo spunto per vedere le cose sotto una luce diversa...e così, grazie a lui, ai suoi ottimi consigli, alla pazienza nel spiegarmi le cose, quel corso per wedding planner che avevo fatto quasi per scherzo potrebbe diventare qualcosa di meno astratto, più concreto...l'arcobaleno dopo il temporale. Grazie Rinaldo.

martedì 14 febbraio 2012

Bonjour finesse!!

Guardando la tv mi sono imbattuta in una pubblicità di un ragù pronto (Star, per non far nomi) che all'inizio è bonariamente indulgente alle cattive maniere a tavola (passi la scarpetta ma la leccata di piatto no e poi no!!), alla fine "consiglia" di cambiare le regole, sottintendendo di cambiare anche quelle che esigono un comportamento dignitoso se non necessariamente affettato, ma che ci distingue dal cane (o gatto) che si nutrono senza badare al bon ton. Dato che evidentemente non ci bastavano le maleducazioni ai semafori, in coda allo sportello della banca, nei reality, allo stadio...si vede che tutta  la cafonaggine,il malgarbo, il totale disinteresse al vivere civile non ci era sufficiente, qualche "creativo" ha pensato bene di mostrarci la cafonaggine mascherata dall'irresistibile bontà di un sugo pronto; sugo che io, sostenitrice della buona educazione, per protesta non comprerò mai, come all'epoca non ho comprato le gomme da masticare pubblicizzate da uno scoiattolo maleducato, consapevole di essere una goccia nell'oceano.
E continuando a rimpiangere l'indimenticato Carosello

mercoledì 8 febbraio 2012

Un "si" con i fiocchi

Ma ve lo immaginate che bello un matrimonio con la neve? Indubbiamente i problemi rispetto alla buona stagione sono triplicati, ma anche l'atmosfera magica lo sarà. Io vivo in alta collina e in questi giorni è scesa una discreta nevicata e conosco gli innumerevoli disagi, uno su tutti: la viabilità. Ma credetemi, gli scenari sono fiabeschi, la luce è quasi irreale, l'aria è frizzante come una coppa del miglior champagne...
Va messo in conto che per la sposa (ma anche per le invitate!!) non basterà un semplice coprispalla su un vestito leggero, che il bouquet di peonie costerà quanto le fedi (ma le rose o le orchidee sono comunque accessibili), che la chiesa e la location potrebbero non essere caldissime e che qualche invitato ci guadagni un raffreddore, ma sarà una cerimonia davvero originale, dal menù agli allestimenti, dal vestito ai segnaposto, facendo attenzione a non scivolare sull' "effetto-Natale" ma puntando sul trionfo della Principessa del ghiaccio che non esita a sciogliersi al calore di un uomo innamorato.

sabato 21 gennaio 2012

Dolci momenti

Un momento clou della festa è il taglio della torta e non parliamo solo di matrimoni, ma per ogni evento che si rispetti; la scelta del pasticciere è quindi diventata molto importante e una wedding planner deve avere dei fornitori che, ultimamente, devono essere dei veri e propri artisti.
La mia collega, Janice, si sta dedicando con successo alla creazione di torte in pasta di zucchero, e oltre ad essere buone, sono di grandissimo effetto, minuziosamente decorate, curate nei particolari e scenograficamente perfette...va detto che non è un lavoro per chiunque, ci vuole passione, buon gusto, grandissimo senso estetico, ottima manualità e una pazienza infinita: requisiti che Janice ha in gran quantità.


Per invitati molto numerosi ho un asso nella manica: Pasticcio, il pasticciere dei VIP che ha fatto della pasticceria una leggenda italiana, partendo da un negozietto e pochi soldi e arrivando ad essere il creatore di dolci più famoso d' Italia...l'ho incontrato ieri, mi ha salutato con l'affetto che lo contraddistingue ma con una certa fretta: aveva da preparare le sue famose rose in pasta di zucchero, la firma che mette sui suoi capolavori.