martedì 30 ottobre 2012

Ma che mi son messa in testa?




Notoriamente non sono esperta di moda, anche perché non ho mai avuto il physique du rôle per seguire le tendenze e non ho l'occhio clinico; per questo raramente parlo di abiti da sposa. Però ci sono due cose che mi piacciono: il vintage, che va tanto di moda, e i cappellini, che, in testa alle spose, ho visto raramente.

Peccato, perché il cappello é l'accessorio che più rispecchia la personalità di chi lo indossa e mi é successo di sospirare dispiaciuta davanti a sposine visibilmente a disagio indossando abiti inadatti però, le rare volte che le ho viste indossare un cappello, erano la quintessenza della sicurezza.

Io ho una predilezione per quelli "à cloche", anche se c'è il rischio che il viso risulti troppo coperto, e, dovessi scegliere, eviterei accuratamente di indossare le tese larghe, larghissime e le tensostrutture (siete la sposa, non avete il compito di riparare gli ospiti dai raggi del sole né da un acquazzone improvviso) e la mai sopita né compresa creatività della modista, indossando improbabili ed estrose opere d'arte. E vale anche per le invitate (ci son persone sensibili, nel mondo, che ancora soffrono di incubi notturni indotti dai cappellini che indossavano Beatrice ed Eugenia di York al matrimonio del cugino William).
E ultima cosa, ma non meno importante, un cappellino, se non è troppo capriccioso, possiamo indossarlo anche successivamente; provate a farlo col velo!!!








 





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